L’argomento centrale è stato “il Giorgi” e le opportunità che la’Istituto può offrire alle Associazioni del Municipio.
Ivan Vincenzo Cozzi dell’Associazione Teatrale The Way to the Indies, che ha partecipato all’incontro con la dirigenza dell’Istituto Giorgi, racconta cosa è successo.
L’Istituto Giorgi, che sorge fra Viale Palmiro Togliatti e Via Perlasca, di fronte al Teatro Tenda a Strisce e poco distante dal palazzo in costruzione che accoglierà i nuovi uffici del Municipio Roma VII, è di proprietà della Provincia di Roma ed ha interesse e necessità di utilizzare i locali sottostanti le aule che si trovano nei due piani inferiori.
Il primo piano è agibile, con pavimento, luce e servizi igienici, ma senza riscaldamento.
Il secondo livello è invece da completare con pavimentazione, tramezzature, servizi ed impianti elettrici. Si tratta però di uno spazio molto interessante anche perchè indipendente e distante dalle attività scolastiche.
I locali che il Giorgi metterebbe a disposizione delle Associazioni hanno accesso indipendente all’esterno, la metratura disponibile è di circa 600 mq. che in parte l’Istituto adopera come magazzino e che verrebbero invece liberati per fare spazio a nuove attività.
L’Istituto Giorgi, che da anni lotta, contro il degrado della zona circostante (che si riverbera in gran parte sugli studenti che lo frequentano) si è fra l’altro accordato con il Teatro Tenda a Strisce per far avanzare il muro di recinzione dell’Istituto fino a Via Palmiro Togliatti in modo da rendere di difficile utilizzo il marciapiede circostante ed al contempo offrire un parcheggio agli spettatori del Teatro.
L’Istituto Giorgi, aprendo i suoi spazi alle Associazioni tel territorio intende proporsi come polo culturale e realizzare una linea di raccordo fra le offerte delel realtà territoriali e le richieste dell’Istituto.
Ivan Cozzi individua fra le possibili progettualità da offrire al Giorgi quella di uno: “Sportello della Cultura” (dove gli utenti possono rivolgersi per avere notizie e indicazioni sulle offerte culturali sul territorio) e di una Casa delle Associazioni utilizzando gli spazi per musica, pittura, teatro, etc.
Segue una discussione incentrata particolarmente su come ristrutturare gli spazi (e con quali soldi), come gestirli, se esiste la possibilità di chiedere finanziamenti o se occorre affittare gli spazi come generalmente si fa con i bandi triennali di assegnazione degli edifici scolastici per le attività culturali.
In realtà -come ha fatto presente Carlo Gori- occorre un progetto che vada oltre quello dell’utilizzo degli spazi del Giorgi e che possa rappresentare una sorta di “protocollo d’intesa” sulla formazione culturale, che unisca i progetti di utilizzo con il progetto di formazione per la gestione del luogo.
Un progetto pilota che possa poi essere ripreso da altri istituti e che costituisca un modello di interazione fra le scuole e la cultura.
Alessandro Grazia nel frattempo porta la notizia di un appuntamento per il prossimo 11 dicembre con i rappresentanti del Giorgi per definire un accordo e sottolinea come stilare un documento di intesa fra Municipio ed Istituto non sia un’azione sufficiente, ma che anche il Municipio debba pensare ad un progetto allargato che concordi con la Provincia una giornata di forum per discutere della situazione dei giovani nelle scuole.
Nel dibattito si innesta dunque la problematica della scuola che, secondo alcuni, dovrebbe andare di pari passo con quelle culturali.
Si tratta ora di definire quali Associazioni siano interessate ad utilizzare gli spazi del Giorgi eche tipo di apporto può essere pensato e messo in pratica per definire progetti più collettivi.
Occorre individuare, infatti, come lavorare sul territorio, quali sono gli spazi che aiutano a mettersi in relazione con il territorio.
Sempre Carlo Gori suggerisce che un’azione fatta insieme e sostenuta da tutti rappresenta una politica culturale che dimostri come le realtà culturali del territorio sappiano portare avanti le proprie capacità di lavoro.
Ci si accorda dunque per attendere i risultati dell’incontro con il Giorgi del 11 dicembre e successivamente stilare idee e progetti che potranno essere proposte, discusse ed analizzate utilizzando anche lo strumento blog.
La seconda parte della riunione vine incentrata su come presentarsi all’incontro con l’Assessore Rossi, il Direttore dell’Ufficio Cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli e con l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma, Silvio Di Francia che verranno a presentare il nuovo Teatro-Biblioteca del Quarticciolo.
La maggior parte delle associazioni sono dubbiose sulla possibilità di poter realmente utilizzare il Teatro. L’esempio di Tor Bellamonaca non convince, mentre il “format” di gestione a cui è possibile fare riferimento è quello del Teatro di Ostia.
C’è poi il problema che questo Teatro è stato fatto senza ascoltare le richieste delle Associazioni territoriali e questo fa pensare che nuovamente non verranno prese in considerazione le necessità dal basso.
E’ però difficile prevedere come andrà l’incontro e quali saranno le modalità di gestione che il Comune ha pensato per il Teatro del Quarticciolo e quindi viene proposto un documento da leggere nel corso della riunione con i rappresentanti del Comune.
All’inizio si è pensato ad un documento forte e con delle richieste precise, non è stato però possibile portare avanti un dibattito articolato per mancanza di tempo, così il testo è risultato più interlocutorio così concepito:
“La Consulta della Cultura del Municipio 7 propone un tavolo di confronto per realizzare una valida intesa (e lavorerà con impegno per questo) con il nuovo Teatro Biblioteca Quarticciolo, affinché vengano davvero valorizzate, comprese, considerate imprescindibili, nella sua gestione, le politiche e le energie culturali presenti nel territorio del Municipio 7, con la volontà che il teatro possa crescere al meglio e organicamente con il contesto che lo ospita.”
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